Lo scorso 13 marzo è nato il comitato campano della campagna Miseria Ladra.
Comunicato stampa Misera Ladra Campania
Lo scorso 13 marzo è nato il comitato campano della campagna Miseria Ladra.
Comunicato stampa Misera Ladra Campania
Comunicato Stampa
“Radici di memoria, frutti d’impegno”
Latina 22 MARZO 2014
XIX GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO
IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE
Promossa da Libera e Avviso Pubblico sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica
Presenti circa 600 familiari italiani di vittime delle mafie
Si svolgerà a Latina, il 22 marzo, la diciannovesima edizione della “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” promossa da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico, Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie in collaborazione con la Rai Segretariato Sociale e Rapporti con il pubblico, con il patrocinio del Comune di Latina, la Regione Lazio, Roma Capitale e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La Giornata della Memoria e dell’Impegno, organizzata in tutta Italia il 21 marzo, primo giorno di primavera, ricorda tutte le vittime delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime l'impegno nella lotta alla criminalità organizzata. Quest'anno la manifestazione nazionale, come già accennato, si svolgerà a Latina sabato 22 marzo per favorire la massima partecipazione di quanti arriveranno da ogni parte d’Italia. “Radici di memoria, frutti d’impegno ”è lo slogan che accompagnerà la giornata, durante la quale si incontreranno nella città pontina circa 600 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari. Un appuntamento preceduto da oltre 100 iniziative promosse su tutto il territorio nazionale e regionale, tra incontri nelle scuole, cineforum, dibattiti, convegni.
Sono diverse le ragioni per cui Libera ha deciso di scegliere Latina come luogo centrale di questa XIX Giornata: terra di straordinarie risorse ambientali e di grande vocazione agricola, anche grazie alle fatiche e ai sacrifici di migliaia di migranti, di ieri e di oggi, ma anche terra segnata da una presenza sempre più grave e diffusa delle mafie, in particolare camorra e 'ndrangheta. Dai traffici illegali di rifiuti intorno alla discarica di Borgo Montello all'abusivismo edilizio che aggredisce aree di straordinario pregio, come il parco nazionale del Circeo; dal caporalato nelle campagne agli accordi tra Cosa nostra, camorra e 'ndrangheta per spartirsi il mercato ortofrutticolo di Fondi; dagli investimenti nell'edilizia a quelli nel commercio e nella ristorazione: le indagini della magistratura rivelano sempre di più quanto siano profonde le radici delle mafie in questo territorio. E quanto sia urgente reagire, non solo a Latina. Buona parte del litorale laziale, infatti, dal sud pontino fino a Civitavecchia, passando per Nettuno, Anzio e Ostia, è oggetto, ormai da tempo, di traffici e attività illecite, investimenti criminali.
A Latina, dunque, per sottolineare l'urgenza di un impegno in quei territori di frontiera che rischiano di restare nell'ombra. Ma anche per raccontare una Regione, il Lazio, e una metropoli, Roma, la Capitale del nostro Paese, che sempre di più subiscono l'ingerenza delle organizzazioni criminali.
A Latina, in memoria di don Cesare Boschin, che ha pagato con la vita, il 30 marzo del 1995, il coraggio della testimonianza e della denuncia. Come don Peppe Diana, anche lui ucciso vent'anni fa, il 19 marzo del 1994, per il suo amore verso la sua terra e il suo popolo. E come tutte le altre vittime innocenti delle mafie, che ricorderemo insieme ai loro familiari. A Latina, per sostenere le tante esperienze positive cresciute in questi anni, dalle scuole al territorio, dalle associazioni dei migranti a quelle di volontariato, dalle buone pratiche portate avanti da imprese e amministrazioni locali al crescente impegno delle forze dell'ordine e della magistratura nell'affermazione della legalità democratica. Altrettanti frutti, da valorizzare insieme, di un impegno che ha bisogno della corresponsabilità di tutti per rafforzare le proprie radici.
La manifestazione prenderà il via sabato 22 marzo alle ore 10 da via Isonzo per concludersi in Piazza del Popolo. Qui sarà allestito un palco a pedali della band dei Tetes de Bois, alimentato da 128 dinamo collegate ad altrettante biciclette. Dal palco saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. Nel pomeriggio si svolgeranno quindici seminari tematici dalla corruzione al doping, dall'intreccio mafia e politica alle ecomafie, dall'educazione ai beni confiscati, dall'informazione alle mafie internazionali. Sono previsti, sempre nel pomeriggio, reading letterari, spettacoli teatrali, laboratori e proiezioni di documentari.
Roma sarà protagonista, invece, il 21 marzo, quando nel pomeriggio si svolgerà una veglia di preghiera e di riflessione sulle vittime delle mafie. Sempre il 21 marzo partirà da Roma, la TransumanzaLatina, appuntamento spontaneo e aperto a tutti, che vuole coinvolgere gli attivisti della bicicletta che vogliono raggiungere Latina sulle due ruote. A Latina si potrà arrivare da Roma coprendo tutto il percorso in bici, circondando i laghi bellissimi dei Colli Albani, attraversando i Pratoni del Vivaro, scendendo le vigne dei Castelli, attraversando la Pianura Pontina, costeggiando il mare a Torre Astura. Oppure ci si potrà aggregare lungo il percorso, raggiungendo i transumanti in treno a Castel Gandolfo, a Velletri, a Cisterna di Latina. O ancora si potrà arrivare direttamente la mattina del 22 a Latina e percorrere gli ultimi dieci chilometri della transumanza raggiungendo il corteo di Libera in bicicletta.
Ufficio Stampa
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In collaborazione con Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca scientifica, Scuola Superiore Amministrazione Interno, Scuola Superiore di Polizia di Nettuno, Corpo Forestale dello Stato, Agenzia Nazionale per i Giovani, Unioncamere, Cgil, Cisl, Uil e Spi-Cgil
Si ringraziano: Banca Etica, Federcasse-Credito Cooperativo, Federcasse Credito Cooperativo Lazio,Umbria e Sardegna, Fondazione Prosolidar, Fondazione Unipolis, Lauretana, Unicoop Tirreno e Unicredit Foundation.
Incendiato il futuro poliambulatorio di Emergency a Ponticelli , un vile atto camorristico, avvenuto il 19 dicembre ma solo oggi trova spazio giornalistico, questo è ancora più assurdo.
Il Presidio di Libera Ponticelli “Vittime dell'11 Novembre”, e il coordinamento regionale tutto di Libera associazioni, nomi e numeri contro le mafie porta tutta la sua vicinanza all'ass. da anni impegnata in zone di guerra: per la salute, per i diritti, per una società più giusta.
Il poliambulatorio sarà destinato ai tanti migranti, congolesi, ivoriani, senegalesi e rom di Ponticelli che non hanno purtroppo accesso facile a cure mediche, ma anche a quegli italiani sommersi dalla crisi.
Evidentemente ci sono persone a cui la giustizia non piace, non solo quella dello stato, quella di chi fa della lotta alla camorra la sua missione, ma anche quella del “diritto alla salute” .
Tutto questo non può più avvenire; per noi vicinanza non è fatta di parole ma di fatti concreti, ci stiamo attivando per contattare i referenti locali di Emergency.
Lunedì 11 Novembre 2013 l'associazione Terra di Confine, la Parrocchia Madonna della neve e l'ITI Marie Curie, l'associazione .Arci Movie realtà da anni impegnate sul territorio di Ponticelli in qualità di Presidio di Libera Ponticelli “Vittime dell'11 Novembre 1989” , in collaborazione con il Coordinamento Provinciale di Libera ed il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità alle ore 10.00 marceranno, per la terza volta, insieme agli studenti ed i cittadini per fare memoria di Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano Di Nocera vittime innocenti della camorra, morte in quello stesso giorno del 1989 durante un strage in cui persero la vita 6 persone.
Tale marcia prevede la partecipazione ufficiale di 15 scuole del territorio e di chiunque voglia aderire, l'iniziativa inizierà alle ore 10,00 a partire da Viale Margherita ; insieme percorreremo in corteo le strade del quartiere per poi avere un momento di condivisione in piazzetta Egizio San Domenico dove sarà allestito un palchetto.
Al pomeriggio alle ore 17,30 presso la Parrocchia Santa Maria della Neve in piazza Aprea vi sarà una veglia di memoria per le vittime di quella strage e tutte le vittime innocenti di camorra.
A seguire alle ore 18,30 presso il cinema-teatro Pierrot in via De Meis ci sarà un momento comune di riflessione e di presa d'impegni verso il quartiere in particolar modo per la riappropriazione degli spazi abbandonati del quartiere con l'assessore Alessandra Clemente il pm Vincenzo D'Onofrio e rappresentanti delle realtà associative locali.
Ancora una volta alla domanda di Libera : “Tu da che parte stai?” si risponde: “dalla parte della GIUSTIZIA!!!” con forza con un secco NO alla camorra, alla cultura mafiosa, a partire dal primo avamposto di giustizia di un territorio che sono le scuole.
Interverranno:
Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris
L'assessore alle Politiche Giovanili Alessandra Clemente
Il pm Vincenzo D'Onofrio
Il Presidente della sesta Municipalità del Comune di Napoli Anna Cozzino
Il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Poggioreale Gianmarco Pugliese
Il Comandante della Stazione di Ponticelli Maresciallo De Simone
Il referente regionale di Libera Don Tonino Palmese
Bruno Vallefuoco per il Coordinamento Campano dei Familiari delle Vittime Innocenti della Criminalità
Il Referente Provinciale di Libera Napoli Antonio D'Amore
Rappresentanti delle realtà che organizzano l'evento
Delegazioni di studenti delle scuole che in queste settimane hanno fatto Memoria attraverso l'incontro con volontari del Presidio di Libera Ponticelli.
Per ulteriori informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pasquale Leone: 081/0608028 - 329/3227751
In seguito alle recenti minacce giunte al pm Vincenzo D'Onofrio , il coordinamento campano di Libera Associazioni, Nomi e Numeri Contro Le Mafie esprime solidarietà e corresponsabilità al magistrato che col suo impegno ha contribuito allo smantellamento dei clan criminali di Ponticelli.
Già minacciato nel 2011 con il ritrovamento di un bazooka, destinato alla sua eliminazione fisica, in questi anni ha continuato con totale abnegazione la lotta ai clan, in particolare di Acerra dove dalle voci di un pentito il boss Di Iorio fa saper di aver progettato un altro attentato al pm a causa “della sua durezza durante le udienze” nei confronti degli esponenti del clan.
La stessa durezza che nel maggio del 2012 ha fatto si che a seguito di un evento pubblico, promosso dall'AssoCommercianti di Ponticelli, una buona parte dei negozi del quartiere esponessero l'adesivo “Io denuncerò me l'ha imposto il dottor D'Onofrio ma soprattutto la mia Dignità” e successivamente ha portato due anni fa all'abbattimento di uno dei gigli di Barra in odore di camorra.
La stessa durezza che ha portato a 24 anni di distanza ad 11 ergastoli nei confronti degli assassini di quelle 4 vittime innocenti dell'11 Novembre 1989 fuori la gelateria Sayonara a Ponticelli (Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Gaetano Di Nocera, Domenico Guarracino)
Quella che i camorristi chiamano durezza, Giovanni Falcone la chiamava “Spirito di Servizio”, noi la chiamiamo profondo rispetto per la propria terra.
Certi che le parole di boss e pentiti non scalfiscono minimamente l'impegno del Dott. D'Onofrio ribadiamo la nostra vicinanza concreta. Siamo schierati dalla stessa parte; dalla parte della Giustizia, dalla parte dello Stato, dalla parte del Dott. D'Onofrio!
[doc. web n. 3118884]
Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie - 8 maggio 2014
(Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014)
Registro dei provvedimenti
n. 229 dell'8 maggio 2014
IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
NELLA riunione odierna, in presenza del dott. Antonello Soro, presidente, della dott.ssa Augusta Iannini, vice presidente, della dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici e della prof.ssa Licia Califano, componenti e del dott. Giuseppe Busia, segretario generale;
VISTA la direttiva 2002/58/CE del 12 luglio 2002, del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche;
VISTA la direttiva 2009/136/CE del 25 novembre 2009, del Parlamento europeo e del Consiglio, recante modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e delregolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori;
VISTO il decreto legislativo 28 maggio 2012, n. 69 "Modifiche al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali in attuazione delle direttive 2009/136/CE, in materia di trattamento dei dati personali e tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche, e 2009/140/CE in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori" (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2012 n. 126);
VISTO il Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, di seguito "Codice") e, in particolare, gli artt. 13, comma 3 e 122, comma 1;
VISTA la precedente deliberazione del Garante recante "Avvio di una consultazione pubblica ai sensi dell'art. 122 volta ad individuare modalità semplificate per l'informativa di cui all'art. 13, comma 3, del Codice in materia di protezione dei dati personali" (Del. n. 359 del 22 novembre 2012, in Gazzetta Ufficiale del 19 dicembre 2012 n. 295);
TENUTO CONTO delle indicazioni fornite sul tema dal Gruppo di lavoro per la tutela dei dati personali ex art. 29, in particolare nella Opinion 04/2012 on Cookie Consent Exemption, adottata il 7 giugno 2012, e nel Working Document 02/2013 providing guidance on obtaining consent for cookies, adottato il 2 ottobre 2013 (disponibili rispettivamente ai link http://ec.europa.eu/justice/data-protection/article-29/documentation/opinion-recommendation/files/2012/wp194_en.pdf e http://ec.europa.eu/justice/data-protection/article-29/documentation/opinion-recommendation/files/2013/wp208_en.pdf);
TENUTO CONTO delle risultanze dei contributi pervenuti al Garante dai principali fornitori di servizi di comunicazione elettronica, nonché dalle associazioni dei consumatori e delle categorie economiche coinvolte che hanno partecipato alla suindicata consultazione pubblica;
CONSIDERATI gli ulteriori elementi emersi in occasione degli incontri tenutisi a settembre 2013 e febbraio 2014 presso l'Autorità, nell'ambito del tavolo di lavoro avviato dalla stessa al fine di sollecitare un nuovo e più diretto confronto con i suindicati soggetti, nonché con esponenti del mondo accademico e della ricerca che si occupano delle tematiche di interesse;
RITENUTO necessario adottare, ai sensi del combinato disposto degli artt. 13, comma 3, 122, comma 1 e 154, comma 1, lett. c), del Codice, un provvedimento di carattere generale, con il quale oltre a individuare le modalità semplificate per rendere l'informativa online agli utenti sull'archiviazione dei c.d. cookie sui loro terminali da parte dei siti Internet visitati si intende fornire idonee indicazioni sulle modalità con le quali procedere all'acquisizione del consenso degli stessi, laddove richiesto dalla legge;
CONSIDERATO che la disciplina relativa all'uso dei c.d. cookie riguarda anche altri strumenti analoghi (come ad esempio web beacon/web bug, clear GIF o altri), che consentono l'identificazione dell'utente o del terminale e che quindi devono essere ricompresi nell'ambito del presente provvedimento;
VISTE le osservazioni dell'Ufficio, formulate dal segretario generale ai sensi dell'art. 15 del regolamento n. 1/2000;
RELATORE il dott. Antonello Soro;
PREMESSA
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5. Notificazione del trattamento.
Si ricorda che l'uso dei cookie rientra tra i trattamenti soggetti all'obbligo di notificazione al Garante ai sensi dell'art. 37, comma 1, lett. d), del Codice, laddove lo stesso sia finalizzato a "definire il profilo o la personalità dell'interessato, o ad analizzare abitudini o scelte di consumo, ovvero a monitorare l'utilizzo di servizi di comunicazione elettronica con esclusione dei trattamenti tecnicamente indispensabili per fornire i servizi medesimi agli utenti".
L'uso dei cookie è, invece, sottratto all'obbligo di notificazione sulla base di quanto previsto dal provvedimento del Garante del 31 marzo 2004, che ha inserito espressamente, tra i trattamenti esonerati dal suindicato obbligo, quelli "relativi all'utilizzo di marcatori elettronici o di dispositivi analoghi installati, oppure memorizzati temporaneamente, e non persistenti, presso l'apparecchiatura terminale di un utente, consistenti nella sola trasmissione di identificativi di sessione in conformità alla disciplina applicabile, all'esclusivo fine di agevolare l'accesso ai contenuti di un sito Internet" (deliberazione n. 1 del 31 marzo 2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2004 n. 81).
Dal quadro sopra delineato, emerge pertanto che, mentre i cookie di profilazione, i quali hanno caratteristiche di permanenza nel tempo, sono soggetti all'obbligo di notificazione, i cookie che invece hanno finalità diverse e che rientrano nella categoria dei cookie tecnici, ai quali sono assimilabili anche i cookie analytics (v. punto 1, lett. a), del presente provvedimento), non debbono essere notificati al Garante.
6. Tempi di adeguamento.
Come già evidenziato in precedenza, il Garante è consapevole dell'impatto, anche economico, che la disciplina sui cookie avrà sull'intero settore della società dei servizi dell'informazione e, quindi, del fatto che la realizzazione delle misure necessarie a dare attuazione al presente provvedimento richiederà un notevole impegno, anche in termini di tempo.
In ragione di ciò, si ritiene pertanto congruo prevedere un periodo transitorio di un anno a decorrere dalla pubblicazione della presente decisione in Gazzetta Ufficiale per consentire ai soggetti interessati dal presente provvedimento di potersi avvalere delle modalità semplificate ivi individuate.
7. Conseguenze del mancato rispetto della disciplina in materia di cookie.
Si ricorda che per il caso di omessa informativa o di informativa inidonea, ossia che non presenti gli elementi indicati, oltre che nelle previsioni di cui all'art. 13 del Codice, nel presente provvedimento, è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da seimila a trentaseimila euro (art. 161 del Codice).
L'installazione di cookie sui terminali degli utenti in assenza del preventivo consenso degli stessi comporta, invece, la sanzione del pagamento di una somma da diecimila a centoventimila euro (art. 162, comma 2-bis, del Codice).
L'omessa o incompleta notificazione al Garante, infine, ai sensi di quanto previsto dall'art. 37, comma 1, lett. d), del Codice, è sanzionata con il pagamento di una somma da ventimila a centoventimila euro (art. 163 del Codice).
TUTTO CIO' PREMESSO IL GARANTE
1. ai sensi degli artt. 122, comma 1 e 154, comma 1, lett. h), del Codice -ai fini dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa che i gestori di siti web, come meglio specificati in premessa, sono tenuti a fornire agli utenti in relazione ai cookie e agli altri dispositivi installati da o per il tramite del proprio sito stabilisce che nel momento in cui si accede alla home page (o ad altra pagina) di un sito web, deve immediatamente comparire in primo piano un banner di idonee dimensioni contenente le seguenti indicazioni:
a) che il sito utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall'utente nell'ambito della navigazione in rete;
b) che il sito consente anche l'invio di cookie "terze parti" (laddove ciò ovviamente accada);
c) il link all'informativa estesa, che deve contenere le seguenti ulteriori indicazioni relative a:
• uso dei cookie tecnici e analytics;
• possibilità di scegliere quali specifici cookie autorizzare;
• possibilità per l'utente di manifestare le proprie opzioni in merito all'uso dei cookie da parte del sito anche attraverso le impostazioni del browser, indicando almeno la procedura da eseguire per configurare tali impostazioni;
d) l'indicazione che alla pagina dell'informativa estesa è possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie;
e) l'indicazione che la prosecuzione della navigazione mediante accesso ad altra area del sito o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio, di un'immagine o di un link) comporta la prestazione del consenso all'uso dei cookie;
2. ai sensi dell'art. 154, comma 1, lett. c), del Codice ai fini di mantenere distinta la responsabilità dei gestori di siti web, come meglio specificati in motivazione, da quella delle terze parti prescrive ai medesimi gestori di acquisire già in fase contrattuale i collegamenti (link) alle pagine web contenenti le informative e i moduli per l'acquisizione del consenso relativo ai cookie delle terze parti (con ciò intendendosi anche i concessionari).
Si dispone che copia del presente provvedimento sia trasmessa al Ministero della giustizia ai fini della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana a cura dell'Ufficio pubblicazione leggi e decreti.
Roma, 8 maggio 2014
IL PRESIDENTE
Soro
IL RELATORE
Soro
IL SEGRETARIO GENERALE
Busia