Scriviamo in merito alla vicenda di Andrea Nollino, vittima innocente della camorra, per affermare non solo la vicinanza alla famiglia che dura dal primo momento e durerà nel corso del tempo, anche grazie al “Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti di criminalità” ed alla Fondazione Pol.i.s.
Proprio ieri don Tonino Palmese ha celebrato la messa in sua memoria, nell’anniversario.
Nulla può veramente lenire il dolore, ma per l’accertamento della verità e della giustizia è necessario che le indagini seguano scrupolosamente il loro corso, così come sta avvenendo.
Viene attribuito al presidio di “Libera” di Afragola una dichiarazione in merito all’ “immobilismo” istituzionale ed al fatto che Andrea sia stato “dimenticato”.
Vogliamo precisare che siamo ben a conoscenza delle iniziative messe in atto , da subito, con professionalità e competenza, a partire dalla sottoscrizione di un Protocollo tra le forze dell’ordine e tanti altri soggetti operativi, voluto, proprio nel nome di “Andrea Nollino” dall’ex Prefetto di Napoli, Andrea De Martino e riconfermato e rinforzato dal Prefetto Francesco Antonio Musolino, con un tenace impegno della D.ssa Gabriella D’Orso.
E proprio tale protocollo, pur tra tante difficoltà operative, sta servendo per attenzionare purtroppo altri successivi casi. Conosciamo l’attenzione e l’impegno della Procura , guidata da Giovanni Colangelo e delle Forze dell’Ordine. In particolare va riconosciuto il tempestivo intervento sul territorio, fin dalle prime ore, dell’Arma dei carabinieri, guidata, nel livello provinciale, dal Colonnello Marco Minicucci. Non smetteremo mai la funzione di “pungolo” in favore dei diritti dei familiari delle vittime, ma affermazioni generiche sull’immobilismo istituzionale e nella fattispecie, di cui siamo ben documentati, ingenerose non ci appartengono.
Geppino Fiorenza e don Tonino Palmese
referenti regionali per la Campania di Libera