Acerra nel corso delle ultime ore è stata teatro di episodi preoccupanti. La scorsa notte un giovane incensurato è stato gambizzato, all’alba sono stati sparati colpi contro un palazzo in corso Vittorio Emanuele, infine, in pieno giorno, all’esterno della scuola elementare Caporale, nella piazza che porta i nomi di Falcone e Borsellino, uno scooter con a bordo persone armate ha costretto gli studenti e i genitori a barricarsi nella scuola impauriti.
A pochi giorni dal 21 Marzo, giornata della memoria e dell’impegno per tutte le vittime innocenti delle mafie, in cui sono scesi in piazza circa 40.000 cittadini e cittadine dalla provincia e dalla città di Napoli, ribadiamo con forza che nei nostri territori c’è un problema e si chiama camorra. La responsabilità ancora volta sta nell’insufficiente risposta della politica a contrastare questo fenomeno sui nostri territori. Troppa retorica, troppi interventi spot.
Sono fin troppi gli episodi verificatesi nel corso dell’ultimo anno nella nostra regione e che restituiscono la fotografia di una camorra che si riorganizza, si riarticola, sparge sangue nelle vie delle nostre città, disorienta la vita quotidiana di tutte e tutti noi. La politica non può congedarsi con le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti o spedendo militari nelle nostre città. Non è con la militarizzazione che si combatte questa guerra. E’ necessario che vengano messe in campo politiche di sicurezza sociale; occorre che - a partire dalle periferie - le scuole siano aperte tutto il giorno; sono necessarie politiche per l’occupazione e un reddito minimo di dignità.
I fatti che si sono verificati ad Acerra, sono solo l’ennesimo campanello di allarme che suona in provincia di Napoli, e non possono lasciare indifferenti i cittadini e le cittadine. Non è solo chiamata in causa la Prefettura a rispondere per ristabilire un clima di sicurezza in città. Sono chiamati a prendere parola tutte le cittadine e i cittadini che sono stanchi di vivere nella paura, che rivendicano politiche di contrasto alla criminalità organizzata, che condannano le violenze di questi giorni.
Bisogna lanciare da Acerra un segnale importante. E’ necessario prendere parola subito, reagire, chiedere risposte concrete.
Non abbiamo più tempo. Facciamo presto.
Coordinamento provinciale di Libera a Napoli
Presidio Libera Acerra "Giuseppe Veropalumbo"