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Quest’anno la XXII giornate della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie resterà sui territori. In tutta Italia, migliaia di luoghi saranno abitati da cittadine e cittadini che con il loro impegno per la giustizia sociale e contro le mafie faranno memoria delle oltre novecento vittime innocenti di mafia. In Campania, come nel resto del Paese, Libera promuoverà un corteo regionale. Quest’anno abbiamo voluto scegliere un luogo simbolo della violenza criminale; abbiamo preferito fare una scelta coraggiosa: quella di portare i colori, la creatività, la speranza di migliaia di campane e campani al Parco Conocal a Ponticelli, teatro in questi anni di violenza e marginalizzazione socio culturale proprio per colpa di una presenza asfissiante delle camorre.
Una scelta necessaria in un momento storico nel quale la furia della camorra imperversa nelle strade dei nostri quartieri, della nostra città. “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è il tema che accompagnerà il 21 Marzo e la scelta del parco Conocal non è un caso ma nasce dalla voglia di affermare la rinascita di luoghi distrutti dall’occupazione camorristica. Vorremmo quindi poter raccontare del 21 Marzo come una giornata di reazione culturale e civile delle campane e dei campani contro tutte le mafie; vorremmo che si raccontasse la bellezza di chi ogni giorno fa la sua parte contro questo cancro, di chi reagisce, di chi non sta fermo e non abbassa la testa. Un racconto che indichi la speranza dei tanti cittadini e delle tante cittadine di vivere in una comunità nuova nella quale siano dominanti i valori della legalità e della giustizia sociale. Una comunità nella quale si arresti finalmente la scia di sangue dei tanti, troppi omicidi perpetrati e che faccia memoria dei molti innocenti, vittime della mattanza criminale. Mentre il corteo sfilerà per le strade del quartiere Ponticelli, in centinaia di posti, verranno letti i nomi e i cognomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, non un rituale stantio ma un modo per farli rivivere, per non farli morire mai. Questi saranno i luoghi di memoria diffusi su tutto il territorio nazionale. Accanto ai familiari delle vittime innocenti, scenderemo in piazza anche per ribadire che la bellezza è un’arma contro la rassegnazione, bellezza intesa anche come ripensare i luoghi dove la comunità vive, in un’opera di rigenerazione urbana che offra spazi sociali e relazionali agli abitanti giovani o meno giovani che siano perché la sconfitta delle camorre passa anche per la riappropriazione degli spazi.
Il processo di liberazione dalle camorre passa per la nascita una comunità responsabile che senta di condividere un destino comune e che pratichi il "noi" nella quotidianità delle azioni e nelle speranze per il futuro.